Stemma

Il lavoro e l'economia

Fontanellato è un tipico paese padano che fonda la propria ricchezza sull'agricoltura e la trasformazione dei prodotti agricoli.

La produzione ormai specializzata in cereali, foraggi, pomodoro è favorita da terreni fertili, del tutto piani e irrigui e da una alta meccanizzazione.

L'allevamento di bovini e suini con una forte produzione di latte alimenta il fiorente settore dell'industria alimentare che, da tempo, conta numerosi caseifici (il 95% del latte prodotto viene lavorato), magazzini di stagionatura del parmigiano reggiano e salumifici.

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In particolare la produzione del parmigiano ha nel comune uno sviluppo notevole se si pensa che ben 13 caseifici sorgono nel territorio comunale con una produzione di circa 49.000 forme l'anno.

Questo prodotto unico realizzato con "latte, fuoco e l'arte del casaro" viene curato e stagionato dai 12 ai 24 mesi, nei magazzini di Fontanellato che hanno una potenzialità di quasi 200.000 forme, prima di essere commercializzato in Italia e all'estero.

Importante è pure la produzione di salumi; il culatello e il fiocchetto in particolare vengono confezionati in tutte le case contadine dove ogni anno, come in un rito, si uccide il maiale, ma anche nei salumifici che lavorano carni fresche e stagionate.

Ancora nel ramo industriale legato alla trasformazione dei prodotti della terra, ha notevole sviluppo l'industria conserviera vegetale con uno stabilimento che occupa 35 circa addetti nei tempi normali, che arrivano a 400 nei periodi stagionali di produzione della conserva di pomodoro.

Il panorama economico è completato da altre iniziative imprenditoriali che trovano spazio a nord del paese nella zona industriale con mulini, officine meccaniche, laboratori di confezione e con alcuni consistenti impianti di lavorazione delle materie plastiche.

Infine una voce significativa è costituita dal turismo culturale e religioso dei pellegrini, numerosi e provenienti anche da fuori provincia, che porta a Fontanellato una folla di visitatori ogni anno.

Si tratta di turismo giornaliero che comunque favorisce il commercio al dettaglio e le attività connesse.

Questa dimensione economica, che è andata via via crescendo, ha favorito lo sviluppo di laboratori di restauro di mobili e di iniziative relative alla fruizione culturale.

È in atto un coordinamento di iniziative e un intensificarsi delle stesse per rendere sempre più produttivo il richiamo che Fontanellato esercita grazie al pregevole patrimonio artistico, alla sua storia religiosa e alla genuinità dei suoi prodotti.


La cucina fontanellatese

Un po' di storia

Il castello dei Sanvitale ricca corte rinascimentale padana ha visto nella sua storia, numerosi e sontuosi banchetti che i Signori facevano preparare per sé e per gli ospiti.

Anche nei giorni "comuni" comunque la tavola aveva grande importanza.

Da un originale menù di casa Sanvitale del giorno 26 settembre 1884 (collezione privata), firmato dal maestro di casa A. Feldmann, si può vedere come il "pranzo" (definito colazione) fosse assai anticipato, e costituito da un solo primo piatto e un secondo.

La cena (pranzo delle ore 17) era molto più ricca: un antipasto, tre secondi, insalata e dessert. A parte il menù della servitù (11 persone).

I piatti più golosi

Tra i salumi primeggiano culatello e spalla cotta (servita anche calda con fagioli e cipolle).

I "tortelli d'erbetta", ravioli di verdura e ricotta conditi con abbondante formaggio parmigiano e burro fuso, Bomba di riso con piccioni, Riso alla parmigiana, Anolini e cappelletti, Trippa alla parmigiana, Anatra e faraona arrosto, Lepre in salmi, Coniglio alla cacciatora, Scaloppe alla parmigiana, Crostate di frutta, Zabaione, e dolci frutto della creatività della pasticceria locale.

La ricetta tipica

Tortelli di erbette - Lessare un "brancon" (manciata abbondante) di erbette, una specie di radicchio dal gambo alto e robusto coltivato quasi esclusivamente nella pianura parmense; scolarle e strizzarle dopo una bollitura di circa 10 minuti.

Incorporarvi 30g di burro e 100g di parmigiano reggiano grattugiato con noce moscata, oltre a 200g di ricotta, due uova e un pizzico di sale.

Stendere la sfoglia preparata a parte e, meglio, se tirata col mattarello. Disporre sulla sfoglia tagliata in strisce tanti mucchietti di ripieno e piegarvi sopra il bordo della pasta: tagliare e chiudere accuratamente ogni tortello con la rotellina dentata.

Lessarli in acqua abbondante e salata e togliere i tortelli man mano che vengono a galla con la schiumarola.

In una zuppiera versare un po' di burro fuso e spolverizzarlo con formaggio; condire a strati con abbondanza di burro e parmigiano. Servire molto caldi.

Acquisti

Per il turista interessato Fontanellato offre occasioni di acquisto anzitutto nei generi di produzione tipica: salumi e formaggio parmigiano-reggiano.

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Culatello, fiocchetto, spalla, salame e il cosiddetto "Cappello da prete" si trovano nei negozi e nei laboratori artigianali.

Per il parmigiano ci si può rivolgere direttamente ai caseifici che espongono la classica insegna della forma con la Scritta "vendita diretta": il consorzio garantisce genuinità e prezzo.

Un settore da tempo vivo è anche quello del restauro del mobile e dell'antiquariato; in paese sono presenti vari laboratori che trattano il nuovo e i pezzi originali.